lunedì 20 ottobre 2008

La squola, la squola

Un grazie particolare a Saamaya

L'11 febbraio 1950, a Roma, in occasione del III Congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale (ADSN), Piero Calamandrei, giornalista, giurista, politico e docente universitario pronunciava il seguente discorso:


"Quando la scuola pubblica è cosa forte e sicura, allora, ma allora soltanto, la scuola privata non è pericolosa. Allora, ma allora soltanto, la scuola privata può essere un bene. Può essere un bene che forze private, iniziative pedagogiche di classi, di gruppi religiosi, di gruppi politici, di filosofie, di correnti culturali, cooperino con lo Stato ad allargare, a stimolare, e a rinnovare con varietà di tentativi la cultura.
(...) Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata.

Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci).
Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private.
Non tutte le scuole private.
Le scuole del suo partito, di quel partito.
Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private.
Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio.
Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata.
Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere.

Attenzione, questa è la ricetta.
Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina.

L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto:
- rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni.
- attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette.
- dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico![…] Il mandare il proprio figlio alla scuola privata è un diritto, lo dice la Costituzione, ma è un diritto il farselo pagare? » un diritto che uno, se vuole, lo esercita, ma a proprie spese. Il cittadino che vuole mandare il figlio alla scuola privata, se la paghi, se no lo mandi alla scuola pubblica.
"

Mai come ora le sue parole paiono più attuali...

venerdì 17 ottobre 2008

Te non ti voglio





Lissa è una piccola località turistica alle pendici del Lagorai, in Trentino, precisamente nel comune di Castello Tesino (Tn).
Mi dicono che da qualche mese ha aperto i battenti un grazioso Bed & Breakfast, naturalmente a rigorosa conduzione familiare, come prevede la legislazione: il Bed & Breakfast “Lissa”.
La struttura ricettiva si trova immersa nel verde, lontana da strade trafficate e da centri urbani intasati dal caos quotidiano.
Spesso nella vicina fontana che raccoglie l’acqua di sorgente (non so se c’è la fontana, ma ci sono sempre fontane di acqua sorgente nei pressi dei B&B di montagna…), nelle prime ore dell’alba, scommetto che si avvistano anche i caprioli che vengono ad abbeverarsi indisturbati.
Niente di meglio per trascorrere una tranquilla e riposante vacanza, si dirà, sia d’estate che s’inverno, visto che, mi dicono, le vicine piste da sci si trovano a pochi minuti di macchina dal paesello (sto facendo marketing alla grande, dovrebbero darmi una percentuale sui pernottamenti che guadagnano grazie a questo post!).
Non ci sono insegne a pubblicizzare la struttura ricettiva, ma solo un cartello all’inizio della stradina di sassi che conduce al vecchio maso restaurato (n.d.r., da verificare, non so se sia un maso e nemmeno se sia stato restaurato, ma tale descrizione ci stava bene…).

Dicevo, solo un cartello: per la precisione questo qui:

Se ben si legge, il cartello avvisa che l’accesso alla struttura turistica non è, come dire, ben gradito a certi gruppi di persone…

Si avete letto bene: a extracomunitari, nomadi, venditori ambulanti o porta a porta, testimoni di Geova, associazioni pseudo-ambientaliste o animaliste non è “consigliabile” entrare nel B&B.
Pena l’uso dello strumento raffigurato, verrebbe da pensare…

Quello che rende la notizia ancora più “succulenta” è che, U D I T E U D I T E, il titolare del B&B “Lissa” è un Carabiniere in servizio presso la vicina stazione di Castello Tesino!!!!

Pensate se il venditore porta a porta di turno, giunto in Lissa per trascorrere qualche giorno di riposo tra i boschi e le sorgenti trentine, vedutosi sbarrato l’ingresso al B&B, decidesse di chiamare la vicina stazione dei Carabinieri per denunciare l’accaduto…

giovedì 16 ottobre 2008

La prima volta (sottotitolo: presenze incomode)


Spulciando qua e là in internet, spesso capita di leggere le cose più stravaganti e strane: fughe rocambolesche, addii strazianti, ricongiungimenti che sembrano la sceneggiatura di Carramba!, sentenze della Cassazione che sanciscono massime di vita tra le più assurde, petizioni per salvare questo o quel microrganismo….
Solo per farsi un’idea, basta spulciare qui.

Le più cliccate, neanche a dirlo, sono quelle che riguardano il sesso: animali, posizioni, fantasie, tradimenti, preti, suore, jus primae noctis, e chi più ne ha più ne metta…
Aspetta, cosa ho scritto? Jus primae noctis?

Ecco, sì, perché proprio della prima volta volevo parlare.

Perché pare, infatti, che a Calì, terza città in Colombia, una donna può avere rapporti sessuali soltanto, e ripeto soltanto, con il marito.
E fin qui, niente di nuovo.
Chi di noi maschietti non vorrebbe, infatti, che la propria moglie avesse rapporti solo (ed esclusivamente) con il proprio marito? Vabbè, dai, per par condicio devo dire che anche le femminucce desiderano che i propri maritini giacciano solo (ed esclusivamente) con loro…

Quindi, andiamo oltre, per favore... La notizia, quella vera, è che, per il primo rapporto tra i novelli sposi, deve fare da garante, presente in sala al monento della consumazione, indovinate chi?



… LA SUOCERA!!!!

Sì, ho scritto (e avete letto) bene: la prima notte che i due piccioncini trascorrono insieme nella stanza coniugale deve essere "imprezionista" dalla presenza della mamma di lei…

Che dire? Paese che vai… usanza che trovi!
Spero solo che la globalizzazione, così imperante ai giorni nostri, non porti ad introdurre questa usanza anche da noi…

mercoledì 15 ottobre 2008

Sulle bacheche delle Parrocchie


Non so se siano veri o redatti ad hoc, ma sono comunque esilaranti.


- Giovedì alle 5 del pomeriggio ci sarà un raduno del Gruppo Mamme. Tutte coloro che vogliono entrare a far parte delle Mamme sono pregate di rivolgersi al parroco nel suo ufficio.


- Martedì sera, cena a base di fagioli nel salone parrocchiale. Seguirà concerto.


- Venerdì sera alle 7 i bambini dell'oratorio presenteranno l''Amleto' di Shakespeare nel salone della chiesa. La comunità è invitata a prendere parte a questa tragedia.


- Care signore, non dimenticate la vendita di beneficenza! È un buon modo per liberarvi di quelle cose inutili che vi ingombrano la casa. Portatei vostri mariti.


- Tema della catechesi di oggi: 'Gesù cammina sulle acque'. Catechesi di domani: 'In cerca di Gesù'.


- Il coro degli ultrasessantenni verrà sciolto per tutta l'estate, con ringraziamenti di tutta la parrocchia.


- Il torneo di basket delle parrocchie prosegue con la partita di mercoledì sera: venite a fare il tifo per noi mentre cercheremo di sconfiggere il Cristo Re!


- Il costo per la partecipazione al Convegno su 'preghiera e digiuno' è comprensivo dei pasti.


- Ringraziamo quanti hanno pulito il giardino della chiesa e il parroco.
Parole sante!

martedì 14 ottobre 2008

LES DEGONFLES


La moda è nata in Francia. Di notte, ma anche di giorno, quando capita, insomma – basta non farsi beccare dai proprietari – i cugini d’oltralpe si appostano nei pressi di SUV parcheggiati lungo le strade del centro e, lesti lesti, sgonfiano uno, due, tre e quattro, si, avete capito bene, tutti e quattro i pneumatici dei gipponi.
E poi lasciano un post-it, che tradotto recita più o meno così: “TI ABBIAMO FATTO USCIRE L’ARIA DALLE GOMME PER COMPENSARE UN PO’ I GAS DI SCARICO CHE CI FAI RESPIRARE”…
Io la trovo una bella iniziativa…
Non se ne può davvero più di questi macchinoni che intasano il centro, occupano lo spazio di due parcheggi, vengono abbandonati a cavallo dei marciapiedi, inquinano come un IVECO con la targa nera ed i numeri bianchi. E per cosa vengono usati poi? Per andare a fare la spesa dal fruttivendolo o per prendere il pargolo a scuola…
Riossigeniamo le nostre città! Sgonfiamo le ruote dei SUV!

sabato 11 ottobre 2008

INDRO MONTANELLI




Pensiero del giorno:

"Conosco molti furfanti che non fanno i moralisti, ma non conosco nessun moralista che non sia un furfante"

Dal blog di Elisa la Bruna







Diario semiserio di un venerdì mattina di fine luglio in una Agenzia per il Lavoro S.p.A.


Mestre, ore 9.01:

Anche ‘stamattina io e il mio collega, chiamato anche El Fighero (per la sua attività collaterale), collega che sta scrivendo a due mani qui con me, appena aperto l’ufficio, ancora con le post sbornie del concerto dei REM e con in bocca il gusto della brioche che avremmo mangiato dopo 5 minuti, ci siamo pentiti di esserci recati al lavoro.

Fuori della vetrina ci aspettava un aitante bangalese con compagno al seguito, tra parentesi devono aver preso ripetizione dai Carabinieri perché si muovono sempre in coppia, chiusa parentesi, e borsa straripante d’aglio nascosta sotto le ascelle.

Il bengalese: “ POSSO DOMANDALE?”

El Fighero (sottovoce rivolto a me): “Fora dai cojoni…”

La Bruna: “Scusi non ho capito….Posso che…”

Il bengalese: “ POSSO DOMANDALE? POSSO DOMANDALE? IO CECCO PELLAVOLO”

La bruna: “ah…. Vuole fare domanda per un lavoro?!?

Il bengalese: “ Si, IO CECCO PELLAVOLO”

Al che, aperto l’ufficio e fatto accomodare il potenziale lavoratore, io e il mio collega ci accingiamo a raggiungere i nostri obiettivi giornalieri/mensili, come da budget aziendale:

- accensione pc;
- controllo posta in arrivo (prima la personale, poi l’aziendale);
- lettura dei quotidiani on line;
- racconto della serata precedente e visione delle foto testimonianza del concerto:
- centinatura fax (illeggibili e non)

Dopo una buona ora, stremati per il caldo (che c’è fuori perché El Fighero punta l’aria condizionata rigorosamente sui 18°) ci alziamo per la pausa caffè…. E chi vediamo?!?

‘azzo il bengalese ancora lì in evidente difficoltà nella compilazione della Scheda dati , aperta parentesi, sezione: dati anagrafici, chiusa parentesi.

Al che la Bruna, mossa da cristiana compassione, offre il suo aiuto all’aitante potenziale lavoratore: “Va bene così, è quello che ci basta… Catalogheremo il suo Curriculum e….”

Il bengalese: “CULLICULO? CULLICULO? SI CULLICULO….” e prontamente estrae, sempre da sotto le ascelle dove nasconde anche il cassone ricolmo di aglio, un lindo foglio formato A4 con elencate le sue esperienze lavorative.


Mestre, ore 12.44:
La Bruna sente suonare il fax – DIN DON DIN, aperta parentesi, El Fighero ha cambiato suoneria al fax grazie al blutuf, chiusa parentesi – si alza, e raccoglie il foglio formato A4 che la multifunzione vomita.

È il “CULLICULO” di un medio operaio – magazziniere oriundo: 45 anni di età, automunito (BMW serie 3 a rate) che deve arrotondare per arrivare a fine mese.
Cerca, anche lui, PELLAVOLO nei week end o extra serali.

(Omissis)

- SEZIONE COMPENTENZE / UTILIZZO MACCHINARI:
So usare bene il muleto e il – UDITE UDITE, o meglio, LEGGETE LEGGETE – il TRESPALLE (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)


Dopo lunghe riflessioni, a cervelli quasi fusi, con il rischio di catalogare il lavoratore tra gli iscritti – invalidi, a El Fighero viene la genialata: il TRESPALLE è il Transpallet, ossia – fonte Dizionario della Lingua Italiana De Mauro –: s.m.inv.ES ingl. TS tecn. carrello elevatore………


Mestre, ore 12.59 e 59 ss:

Chiudiamo i pc (ma non il condizionaotori) e ci rechiamo io, la Bruna, e il mio collega, chiamato anche El Fighero, alla mensa – di quelli che noi pensavamo fino all’altro giorno fossero cinesi – a mangiare SUSHI.



P.S.: ovviamente questo post è stato redatto durante la pausa pranzo, al rientro dal ristorante sushi dei cinesi.

Dott.ssa. La Bruna
Dott. El Fighero